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Cervello umano

Appunti tratti dal libro: Chi comanda? Gazzaniga

  1. anatomia (dicembre 2014)

Come nasce un cervello e come apprende

Ogni cervello è una tabula rasa che può apprendere tutto? Falso.

Si può insegnare e apprendere facilmente la paura dei serpenti, ma non la paura dei fiori. Il cervello nasce già un po' costruito, ad esempio un neonato può immediatamente ridere e persino nuotare, se nasce in acqua, ma poi il suo cervello, crescendo, si modifica e può perdere alcune delle funzioni se sono inutili: un bambino, crescendo, smette di reagire automaticamente all'acqua. Ad esempio, il cervello di un neonato è pronto per apprendere le diverse fisionomie del volto, ma apprende solo quelle che gli sono utili con le persone con cui è a contatto. Le capacità inutili vengono dimenticate per mancanza di esercizio.

Formazione con Attività

L'esercizio e gli stimoli guidano alcune connessioni neurali. Lo stimolo può essere ottenuto anche per associazione indiretta, come un campanello all'arrivo del cibo dei cani. Tuttavia il numero totale delle spine dendritiche dopo l'apprendimento torna come prima, perché al termine dell'apprendimento vengono eliminate vecchie spine. Memoria permanente: si realizza una nuova connessione neuronale stabile.

Lo schema generale del modello delle connessioni è derivato geneticamente, ma la realizzazione di alcune connessioni è stimolata dall'ambiente.

Alcune zone del cervello hanno funzioni specializzate (funzioni del cervello), sono riservate a processi automatici (incosapevoli), es: la percezione delle immagini

Densità dei neuroni

Confronto tra uomo e scimpanze: volume del cervello umano è 2.75 volte superiore rispetto a quello dello scimpanze, ma numero di neuroni solo 1.25 volte superiore. Nel cervello dell'uomo 86 miliardi di neuroni: 69 nel cervelletto 17 nella corteccia. Ogni neurone possiede circa 10000 connessioni (unidirezionali!)

Facendo un rapido calcolo, mediamente, ogni neurone invia impulsi ad altri 5000 neuroni destinatari. Viceversa ogni neurone riceve, mediamente, impulsi da altri 5000 neuroni mittenti. Mediamente 5000+5000=10000 connessioni

Oggi (2015) i software non riescono a elaborare in tempo reale un tale numero di connessioni tra miliardi di neuroni, per questo non si riesce a realizzare funzioni paragonabili al cervello, ma reti composte da solo pochi milioni di neuroni 1) .

La densità dei neuroni non è fissa: nell'uomo ci sono più spazi vuoti utilizzabili per le connessioni e grazie a questo il cervello umano è più flessibile. In numeri assoluti, ci sono più connessioni rispetto allo scimpanzè, ma in percentuale, rispetto al numero di neuroni, ce ne sono di meno. Quindi non è il numero di connessioni totale che aumenta le capacità di un cervello

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