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competenze:valutazione_delle_competenze

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La valutazione

Regola numero uno: la valutazione deve servire a migliorare l'apprendimento!

Gli strumenti per la valutazione delle unità di apprendimento e della prova esperta posso essere:

  • galiani-desterlich.gov.it/joomla/files/competenze/competenze-livello-treviso.pdf Esempio rubriche treviso

A seconda del tipo di percorso si può prevedere che le griglie di valutazione siano preparate insieme agli studenti e/o che la valutazione venga fatta dai compagni di classe degli stessi studenti (supervisione reciproca).

La fase di valutazione (o certificazione) delle competenze di uno studente non va confusa con la fase di revisione dei percorsi di apprendimento progettati dagli insegnanti.

I documenti utili alla valutazione/autovalutazione sono:

  • la rubrica delle competenze
  • la griglia (o scheda) di valutazione
  • la griglia di autovalutazione
  • il dossier (una storia dello studente, tenuto dal coordinatore di classe)
  • il portfolio (la raccolta dei prodotti più significativi dello studente, compresi “capolavori” che testimoniano le competenze apprese, tenuto dallo stesso studente)

La rubrica

La rubrica delle competenze individuali divide ogni competenza in indicatori osservabili (segue con attenzione, usa parole proprie, effettua collegamenti,…). L'indicatore viene misurato osservando le prove e i comportamenti e può assumere tre gradi o livelli. È composta da due colonne principali: gli indicatori di competenze e il grado di padronanza osservato. Per ogni grado, o livello, si esplicitano quali sono i criteri corrispondenti.

competenza indicatore osservabilegradocriterio
saper effettuare collegamentibasilare
adeguato
eccellente

Nei criteri di valutazione espressi nei diversi gradi di competenza si devono esprimere i seguenti aspetti:

  • grado di autonomia
  • grado di responsabilità
  • grado di consapevolezza
  • efficacia
  • complessità del problema affrontato

La rubrica è utile per esplicitare le aspettative a cui risponde ogni competenza, per progettare unità di apprendimento, per costruire le schede (o griglie) di valutazione e di autovalutazione (in forma di check-list). Non dimenticare di valutare nella rubrica anche il prodotto finale. Se è prevista una parte di lavoro di gruppo, questa deve influire minimamente sulla valutazione (10%)

Livelli

Il grado (o livello) di padronanza può assumere tre valori per descrivere il modo in cui è stata raggiunta la competenza: basilare, adeguato ed eccellente. Per la normativa italiana (che cerca riprende la E.Q.F.) i livelli sono 4 perché si aggiunge un livello di insufficienza: “non-raggiunto”. Secondo la normativa europea c'e' anche un quinto livello (competenza “assente”) peggiore di tutti.

Può essere realizzata una rubrica globale, una rubrica analitica e una rubrica di prestazione

Il voto

La rubrica potrebbe essere tradotta secondo una scala non lineare:

gradovoto
assenza di competenza4
parziale o non raggiunta5
basilare o base7
intermedia8.5
elevata o eccellente10

Ma questo voto non deve finire direttamente in pagella. Deve essere mediato con altri tipi di valutazioni, con pesi diversi, ad esempio:

  1. unità di apprendimento (40%), verifica tradizionale (30%), prova esperta (30%)
  2. unità di apprendimento (35%), verifica tradizionale (25%), prova esperta (25%), stage alternanza (25%)

La griglia di valutazione

Contiene gli stessi elementi della rubrica in forma di check-list. Nella scheda non possono non esserci che sufficienze. Nel caso in cui si ottengano dei gradi di padronanza insufficienti, si devono registrare le cause e le soluzioni proposte.

La valutazione complessiva è realizzata in tre diverse modalità:

  • autovalutazione (aiuta a migliorare ulteriormente la competenza)
  • valutazione del tutor d'impresa
  • valutazione dell'attività di alternanza formativa

Valutazione delle competenze

Le competenze non sono statiche e vanno documentate nel tempo. Le dimensioni che descrivono le competenze possono essere: cognitiva, metacognitiva e affettiva. Occorrono più valutazioni i cui risultati vanno interpretati collegialmente e dallo studente stesso. Le dimensioni delle competenze corrispondono a dimensioni dell'appredimento dello studente.

Dimensione cognitiva (pratica)

Per rilevare, valutare, documentare e descrivere la dimensione cognitiva della competenza ci si basa sia sulle autodescrizioni dello studente che sulle osservazioni periodiche dell'insegnante.

  1. Proporre uno stimolo (o stimoli!) iniziale da analizzare (situazione) evitando situazioni ripetitive o istruzioni da eseguire. Plurarità di stimoli può voler dire, prove strutturate chiuse, aperte, prove orali,…
  2. Stabilire l'obiettivo da raggiungere
  3. inquadramento
  4. processo di autoregolazione
  5. autovalutazione

Dimensione metacognitiva (riflessiva)

Descrive l'autovalutazione e conoscenza del proprio sapere. Può essere ottenuta per mezzo di:

  • Autobiografia
  • Raccontare le scelte fatte e il proprio percorso di apprendimento
  • Valutare il prodotto finale

Dimensione affettiva

L'apprendimento (conoscenza duratura) si ottiene se la conoscenza è vissuta dagli alunni. Si ottiene maggiore motivazione, impegno, costanza, disponibilità ad andare oltre la conoscenza acquisita. La dimensione affettiva descrive le disposizioni interne ed estene (risorse disponibili), l'atteggiamento all'apprendimento. Si osserva con prove che hanno la finalità della valutazione di aspetti affettivi (non cognitivi) ben definiti.

Dimensione sociale

Dimensione pratica

competenze/valutazione_delle_competenze.txt · Last modified: 2023/04/04 18:28 by profpro